Rassegna di Teatro STRADE
Sedicesima edizione
Ingresso 10 €
Info al numero: 348 600 3614
Programma
Scarica il programma21 gennaio ore 18
I Giganti e Noi
ispirato a “I Giganti della Montagna” di L. Pirandello
Arti e Spettacolo – La Compagnia del Teatro che fa Bene
testo Stefania Marrone
regia Giancarlo Gentilucci
musiche Diego Sebastiani
con Antonella Aloisi, Gilda Bernabei, Luisa Chelli, Ilaria Ciocca, Marzia Ippoliti, Romina Masi, Daniele Tomassi, Gianni Ulizio, Adriana Zuffranieri
formazione Tiziana Irti
scenografia e luci Daniela Vespa
costumi e assistente alla regia Sara Maddalena Cocuzzi
foto di scena Paolo Porto
organizzazione Giorgia Tortiello
Una stazione ferroviaria di un paese periferico, una stazione dove i treni non si fermano più da molto tempo.
In questa stazione si incontrano una compagnia teatrale sull’orlo del fallimento, in perenne ricerca del consenso dei critici, e un gruppo di persone che è accampato lì stabilmente.
“Sicuramente disperati” pensano i membri della compagnia quando vedono i residenti della stazione.
“Sicuramente disperati” pensano i residenti della stazione quando vedono i membri della compagnia.
Sembra d’essere allo specchio. Una notte per scoprirsi uguali.
E quando stiamo quasi per convincerci che il treno non esista, che la città dove l’arte e la qualità saranno premiate non esista… si sente il fischio del treno.
Ma non è detto che qualcuno ci salirà
4 febbraio ore 18
Fine Pena Ora
Tedacà – Teatro Stabile di Torino/Teatro Nazionale
di Elvio Fassone
adattamento e regia Simone Schinocca
con Salvatore D’Onofrio, Costanza Maria Frola, Giuseppe Nitti,
assistente alla regia Valentina Aicardi
scenografia e light design Sara Brigatti e Florinda Lombardi
costumi Agostino Porchietto
diario di bordo social Alessandra Scatà
foto Emanuele Basile
Una corrispondenza lunga 34 anni fra un ergastolano e il giudice che l’ha condannato.
Questo è Fine pena ora, tratto dalla storia – vera e autobiografica – descritta dal testo omonimo di Elvio Fassone, magistrato ed ex componente del Consiglio Superiore della Magistratura.
Oltre alla messa in scena del libro, la drammaturgia dello spettacolo è frutto di una serie di interviste a Fassone, dove l’autore ha raccontato l’evoluzione della sua amicizia con Salvatore negli anni successivi la pubblicazione del libro…
18 febbraio ore 18
Dieci Modi per Morire Felici
Fondazione I Teatri di Reggio Emilia – Associazione teatrale Autori Vivi
ideazione e regia Emanuele Aldrovandi
con Luca Mammoli,
drammaturgia Emanuele Aldrovandi e Jacopo Giacomoni
scenografia Francesco Fassone
collaborazione alla realizzazione scenografia Jessica Koba
costumi Costanza Maramotti
collaborazione alla realizzazione costumi Nuvia Valestri
musiche Riccardo Tesorini
Il mondo è sì un palcoscenico sul quale recitiamo le nostre parti, ma è anche un grande gioco in cui sfidiamo il destino, mostriamo le nostre abilità, vinciamo, perdiamo, bariamo. E se potessimo ripartire dal via? Avere un’altra vita per giocare ancora il mondo?
Dieci modi per morire felici è uno spettacolo-gioco in cui dieci spettatori hanno la possibilità di sperimentare una nuova vita, dalla nascita alla morte, compiendo scelte che influenzano l’andamento dello spettacolo, con un solo obiettivo: morire felici.
Come fare? Sopravvivere da soli o unirsi agli altri? Scommettere e forse perdere tutto o essere parsimoniosi? Rispettare la legge o abbandonarsi all’illegalità? Affidarsi al destino – impersonato dal resto del pubblico – o al calcolo? Assecondare i propri istinti o lottare contro di essi?
3 marzo ore 18
Felicia
liberamente ispirato all’ albo illustrato “Felicità ne avete?” di L. Biggi e M. Barengo, Kite edizioni
Quintoequilibrio
di e con Stefania Ventura
regia, trainer e scene Quinzio Quiescenti
marionetta ibrida Giorgia Goldoni, luci Gabriele Gugliara
Questa è una storia del bosco. In questa storia ci sono gli animali del bosco e Felicia, che va ad abitare al limitare del bosco. Gli animali sono preoccupati, dicono che questa è una brutta faccenda!
Dicono che Felicia è una strega brutta, sporca e cattiva!
Dicono che fa cose strane, che ruba loro la felicità!
Dicono che col suo arrivo, ha rotto l’equilibrio del bosco!
Dicono che bisogna fare qualcosa, subito!
Tutti gli animali sono d’accordo. Proprio tutti?
Questa è la storia di un problema che viene affrontato con uno scontro ma che si risolve con un incontro. Un problema che, forse, davvero problema non è…
17 marzo ore 18
Afanisi
Ctrl+Alt+Canc
testo e regia Alessandro Paschitto
con Raimonda Maraviglia, Alessandro Paschitto, Francesco Roccasecca
Non c’è soggetto senza, in qualche modo, afànisi del soggetto. (…) Il soggetto appare qui come senso e altrove come fading, ovvero sparizione»
J. Lacan, Il seminario – Libro XI. I quattro concetti fondamentali della psicoanalisi
Si può fare uno spettacolo in cui non c’è niente da vedere?
Si può chiedere a te che leggi – sì esatto proprio tu, tu che ora te ne stai qui con queste parole davanti: cosa vuoi vedere? Qual è la prima cosa che ti viene in mente? Ecco, quella. Questo spettacolo parla di quella. E di molte altre che ancora non hai pensato.
Afànisi è una performance che rovescia i rapporti tra spettatore e spettacolo, tra realtà e sguardo che la osserva. Lo spettatore non è più fruitore passivo ma creatore attivo dell’opera che ha di fronte.
Spettacolo selezionato dalla open call della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi