Tredicesima edizione di Strade, dal 2 febbraio al 26 aprile 2020.
Ingresso 10 €
2 febbraio ore 16 e ore 18
A[1]BIT
Sanpapiè
regia e coreografia Lara Guidetti
testi Marcello Gori
Interpreti Davide Boi, Fabrizio Calanna, Sofia Casprini, Giuseppe Morello, Matteo Sacco, Lara Viscuso
in collaborazione con MilanOltre, Festival Exister, DANCEHAUSpiù
presso PALAZZETTO DEI NOBILI – L’Aquila
9 febbraio ore 18
Assocerò sempre la tua faccia alle cose che esplodono
Chronos3
di Emanuele Aldrovandi
regia Vittorio Borsari
con Marzia Gallo, Valerio Ameli, Enrico Pittaluga, Riccardo Vicardi
grafica Camilla Zanini
scena Stefano Zullo
regia _ Vittorio Borsari
Spettacolo realizzato grazie al sostegno di Kilowatt Festival
1 marzo ore 18
Amleto take away
Berardi-Casolari/Teatro dell’Elfo
di e con Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari
musiche Davide Berardi e Bruno Galeone
luci Luca Diani
8 marzo ore 18
Terra di Rosa
Vite di Rosa Balistreri
Tiziana Francesca Vaccaro
di e con Tiziana Francesca Vaccaro
aiuto regia Giovanni Tuzza
musiche Andrea Balsamo
illustrazione Elena Mistrello
29 marzo ore 18
Giovinezza obbligatoria
Arti e Spettacolo – Tedacà – Teatro delle Temperie
di Andrea Lupo
regia Simone Schinocca
con Tiziana Irti, Andrea Fazzari, Andrea Lupo
26 aprile ore 18
Mbira
Concerto di musica, danza e parole per piazze e teatri
Aldes – Teatro della Cooperativa
coreografia e regia Roberto Castello
musiche Marco Zanotti, Zam Moustapha Dembélé
testi Renato Sarti, Roberto Castello
con la preziosa collaborazione di Andrea Cosentino
interpreti Ilenia Romani, Giselda Romano, Susannah Hhieme, Marco Zanotti, Zam Moustapha Dembélé, Roberto Castello
con il sostegno di MIBAC / Direzione Generale Spettacolo dal vivo, REGIONE
TOSCANA Sistema Regionale dello Spettacolo, Romaeuropa Festival
Aspettando… Strade
17 novembre 2019 ore 18
WOYZECK – A guardarci dentro gira la testa
di Georg Büchner
adattamento e regia Andrea Lupo e Giovanni Dispenza
con Andrea Lupo, Giovanni Dispenza
Camilla Ferrari, Michela Lo Preiato
Programma
Scarica il programmaA[1]BIT
A[1]BIT, opera di danza itinerante per spettatore singolo, nasce dalla 1-Bit Symphony dell’artista newyorkese Tristan Perich, (…)
I danzatori si muovono in funzione dello spazio e del pubblico, che si trova ad essere, inconsapevolmente, parte del disegno coreografico. Un piccolo gruppo di spettatori, rigorosamente con la musica in cuffia e accompagnati da un testo che introduce e contestualizza lo spazio della performance, segue i danzatori nel disegno che si adatta a spazi urbani e museali.
Assocerò sempre la tua faccia alle cose che esplodono
Il racconto teatrale che immaginiamo si scandisce a quadri cercando di esplorare la realtà delle seconde generazioni di immigrati in Europa, senza dare uno sguardo esaustivo sulla “realtà” – per quello sono molto più adatti i documentari o i reportage giornalistici – ma aprendo squarci di riflessione, con un approccio talvolta empatico talvolta concettuale, sulle dinamiche sociali del multiculturalismo nell’Europa contemporanea.
Amleto take away
Amleto take away è un affresco tragicomico che gioca sui paradossi, gli ossimori e le contraddizioni del nostro tempo che, da sempre, sono fonte d’ispirazione per il nostro teatro ‘contro temporaneo’. Punto di partenza sono, ancora una volta, le parole, diventate simbolo più che significato, etichette più che spiegazioni, in un mondo dove «tutto è rovesciato, capovolto, dove l’etica è una banca, le missioni sono di pace e la guerra è preventiva».
Terra di Rosa
Vite di Rosa Balistreri
C’era una volta una donna, che la sua terra, bella e piena di contraddizioni, se la portava dentro e la raccontava con la sua voce profonda. Lo spettacolo racconta la storia di Rosa Balistreri, cantante folk siciliana che negli anni ‘70 è stata tra i grandi protagonisti della riscoperta della canzone popolare. Una donna forte e coraggiosa che con la sua voce ha denunciato e osannato, odiato e amato la
terra di Sicilia.
Giovinezza obbligatoria
In un mondo immaginario, l’umanità è organizzata da decenni con un sistema di regole ferree e vive le diverse fasce d’età in una rigida tabella di marcia controllata dagli Agenti Anti Età, sistema che non consente scelte individuali e convivenza di individui di età diverse. I
Tre personaggi della storia, perfettamente integrati in questo sistema, si trovano improvvisamente di fronte alla vecchiaia che è la fase negata, la malattia definitiva e incurabile. Luca, Franca e Giovanni reagiscono ognuno
con le proprie capacità all’evento catastrofico che ribalta definitivamente le loro vite.
Mbira
Concerto di musica, danza e parole per piazze e teatri
Quanto ha contribuito l’Africa a renderci quelli che siamo?
Per molti secoli europei e arabi hanno esplorato, colonizzato e convertito ogni angolo del pianeta. Oggi tante culture sono perdute e quella occidentale è diventata per molti versi il riferimento universale. Impossibile dire se
sia un bene o un male o sapere se i colonizzati prima della colonizzazione fossero più o meno felici. (…) Ma spesso nel processo di colonizzazione capita che il conquistatore cambi irreversibilmente entrando in contatto con la
cultura dei conquistati.
Di questo prova a parlare Mbira.
WOYZECK - A guardarci dentro gira la testa
Aspettando Strade
Woyzeck è un soldato, pervaso da costanti visioni e allucinazioni, che cerca in tutti i modi di sostenere economicamente la sua compagna Marie e il loro figlio, Christian. Si ritrova così costretto, per guadagnare dei soldi in più, a sottoporsi agli esperimenti di un dottore e diventare il barbiere personale del Capitano del reggimento. Marie viene considerata dalla gente del paese una prostituta perché ha un figlio senza essere sposata con Woyzeck. La loro relazione, già appesa ad un filo, ma incredibilmente profonda e inesauribile, subisce, oltre ai quotidiani problemi legati alla mera sopravvivenza, l’entrata in scena del Tamburmaggiore, elemento di spicco della banda militare; Woyzeck, in un vortice di umiliazioni, vessazioni, trattato continuamente come un animale, dal dottore, dal capitano, sempre più abbandonato a se stesso, non sa più a cosa credere; il dubbio dell’infedeltà di Marie, e la paura di perderla definitivamente portano Woyzeck ad affondare in un stato di rabbia e disperazione che inevitabilmente prelude alla tragedia finale.