Nona edizione di Strade, dall’11 gennaio al 19 aprile 2015.
Ingresso € 6,00
11 gennaio ore 18
(ingresso libero)
Link
Intervento teatrale multimediale
di G. Gentilucci,
con C. Alfonsetti, Dabadub, M. Califano, S. D’Angeli, M. Di Genova, F. D’Orio, T. Irti, M. Jozwiak, A. Lattanzi, R. Masi-V.I.A., E. Mastracci, R. Melchiorre, S. Paciocco, M. Pirani, P. Retta, G. Vallozza, G. Votta
18 gennaio ore 18
Ero
Cesar Brie, Arti e Spettacolo
di e con Cesar Brie
25 gennaio ore 18
Assenti per sempre
un monologo a due voci sui desaparecidos argentini
Oyes
di e con Umberto Terruso,
regia Andrea Lapi
8 febbraio ore 18
My name is… / Corpi
Interno5, Corper
regia e coreografia Antonello Tudisco
con Fernando Troja
22 febbraio ore 18
Robin Hood
La storia di Roberto di Legno che colpiva sempre nel segno
Armamaxa Teatro, Coop Archelia
di e con Enrico Messina, Giuseppe Ciciriello
8 marzo ore 18
Madame Bovary
Strutture Primarie
di Luciano Colavero con Chiara Favero
22 marzo ore 18
NO – Storia di un rifiuto
Teatro del Paradosso, Arti e Spettacolo
di e con Giacomo Vallozza,
regia Giancarlo Gentilucci
12 aprile ore 18
DOPODICHÉ stasera mi butto
Generazione Disagio con Proxima Res
di e con Enrico Pittaluga, Graziano Sirressi, Alessandro Bruni Ocana, Luca Mammoli
regia e co-autore Riccardo Pippa
19 aprile ore 18
M.E.D.E.A Big Oil
Internoenki
testo e regia di Terry Paternoster
con gli attori del Collettivo InternoEnki:Maria Vittoria Argenti, Teresa Campus, Ramona Fiorini, Chiara Lombardo, Terry Paternoster, Mauro F. Cardinali, Gianni D’Addario, Donato Paternoster, Alessandro Vichi
Programma
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11 gennaio ore 18
LINK è uno spettacolo sul tema dei legami, degli incontri, delle mediazioni e dei conflitti, nel quale nulla è predefinito ma cambia in base all’incontro con gli spettatori. I risultati del laboratorio che ha visto coinvolti giovani attori, convivono con frammenti di spettacoli già esistenti sul territorio. LINK usa il teatro come spazio articolato, creando più centri d’attenzione e, attraverso la
contemporaneità delle azioni, stimola lo spettatore a organizzare la propria visione creando libere associazioni con il proprio vissuto.
Ero
18 gennaio ore 18
Ho indagato sulle vicende delle persone, dei miei contemporanei. Ciò che ci accomuna. Dietro le grandi parole ho scoperto migliaia di vicende, quasi tutte collegate ad alcuni archetipi spesso familiari. Ho scelto questi: padre, madre, nonni, infanzia, assenza, fratelli, figli, amore, esilio, mestiere e rancore. Ho unito queste figure in un racconto che sembra autobiografico ma che non è la mia biografia. Ho raccontato di me per dire di voi nella convinzione che possiate riconoscervi in una vicenda altrui. Riconoscere, tornare a vedere alla luce dell’arte un brandello della propria esistenza. (Cesar Brie)
Assenti per sempre
25 gennaio ore 18
Un monologo a due voci sui desaparecidos argentini.
Durante la dittatura argentina della fine degli anni ’70, un giovane “desaparecido”e un militare, vittima e carnefice, si raccontano al pubblico, ognuno con la propria vita, i propri sogni, le proprie convinzioni. Le testimonianze di due uomini, che raccontano di sé e della
propria esperienza. In comune una tragedia, che li divide e che li mette uno
di fronte all’altro. Un monologo a due voci che mette in luce dettagli nascosti, di un olocausto a volte dimenticato.
My name is... / Corpi
8 febbraio ore 18
My name is … è un lavoro che nasce da un’idea di fragilità. Fragilità relazionata al lavoro che come artisti svolgiamo, allo spazio che attraversiamo, alle persone che incontriamo. Questo lavoro è un modo per dichiarare ciò che approviamo e non approviamo, che tipo di compromessi siamo disposti ad accettare e quelli che invece no, tutto ciò dichiarato attraverso la forza protagonista dell’ironia, in un dialogo costante tra danzatrice e pubblico.
Corpi è il risultato della residenza artistica allo Spazio Nobelperlapace.
Robin Hood
22 febbraio ore 18
Con i “modi” di un teatro essenziale e un po’ d’altri tempi, fatto di scene povere costruite con materiali semplici, e luci senza “effetti”, i due attori parlano con il linguaggio del racconto; evocano la storia di Robin e, come cantastorie da piccolo borgo, la trasformano, la inventano e ci giocano, se la cuciono addosso e ci si ritrovano dentro “bambini” impegnati ad arrampicarsi sugli alberi proprio come Robin Hood e il suo compagno Little John.
Madame Bovary
8 marzo ore 18
Madame Bovary è l’amante, la romantica, la sognatrice, la madre che non vuole essere madre, la moglie che non vuole essere moglie, l’idealista, l’insaziabile, la squilibrata, l’insoddisfatta, l’entusiasta, la depressa, la donna senza speranza, la gran dama, la contadina, la donna alla moda, la puttana, la donna in fuga dalla realtà, che desidera sempre essere diversa da ciò che è, la donna che rovina se stessa, consapevolmente, ma senza potersi fermare, la donna che insegue la vita, che non si accontenta, che vuole di più, la donna che mente, anche a se stessa, la donna che vuole morire e nello stesso tempo vuole vivere a Parigi. Madame Bovary era Flaubert. Madame Bovary sono io. Madame Bovary sei tu.
NO - Storia di un rifiuto
22 marzo ore 18
NO è la conclusione di un viaggio alla ricerca del padre che inizia dalla soffitta di casa per poi esplorare gli anni bui del fascismo fino al suo tracollo e infine interrogarsi sul senso profondo di appartenenza a un popolo, del sentire su di sé un’eredità scomoda con la quale è necessario fare i conti, assumersi quindi la responsabilità di essere italiani. È infine la consapevolezza che l’altra resistenza, la resistenza senz’armi di seicentomila soldati, può indicare agli italiani di oggi un modo per uscire dal buio morale e materiale in cui brancolano.
DOPODICHÉ stasera mi butto
12 aprile ore 18
E’ un cinico e spassoso gioco dell’oca.
Le tematiche di disagio generazionale, crisi e voglia di cambiamento vengono trattate con un gioco di ribaltamento paradossale. Invece di risolvere i problemi o lottare per un mondo migliore, il pubblico viene invitato a scaricare tutti i suoi problemi su un attore che è un giocatore-pedina e che
si contenderà con gli altri la possibilità di arrivare per primo alla casella finale: quella del suicidio.
Uno spettacolo grottesco che arriva al cuore degli spettatori.
M.E.D.E.A. Big-Oil
19 aprile ore 18
M.E.D.E.A. Big-Oil è una rielaborazione contemporanea del mito di Medea.
Colloca la vicenda nella Basilicata petrolizzata e affronta il tema del greggio, della sua estrazione e delle conseguenze tutt’altro che felici che quest’ultima ha su una società privata degli strumenti politici, cognitivi e ideologici per contrapporsi ad una colonizzazione quasi aberrante e totalitaria.
Le compagnie petrolifere sono simultaneamente sequestratrici della terra e oggetti d’amore.