Felicia è una marionetta ibrida (senza gambe), realizzata in gommapiuma e lattice, con mobilità di bocca e occhi. Gli animali saranno assemblati in scena e diventeranno dei pupazzi semi articolati. L’attrice lavorerà sulla relazione che in scena avrà con Felicia e con gli animali del bosco per poter costruire una drammaturgia vissuta attivamente sulla sua pelle. Giocherà con tutti questi personaggi ad inventarsi la storia ma che, a un certo punto, da marionettista qual è, si troverà nel bel mezzo mezzo del conflitto tra le due parti, rischiando di essere “manipolata” dai personaggi stessi.
Il linguaggio portante dello spettacolo è quello del teatro di figura.