NORIMBERGA AMORE MIO
Nel cuore di un’azienda che progetta per terzi servizi legati alla conduzione di guerre, rivoluzioni e colpi di Stato, giovanissimi impiegati, perlopiù stagisti e tirocinanti, si trovano alle prese con una società martoriata da conflitti alimentati dalla sete di denaro. Nel macro-universo della Rivoluzione, echeggia spietata una quotidianità di storie d’amore irrisolte, solitudini angoscianti, desideri inconfessabili e ansia generalizzata, tra l’assemblaggio di una sedia elettrica e un cappuccino con poca schiuma da portare al ministro della guerra in sala d’aspetto.
Nella prima fase di residenza la compagnia, composta da attrici, attori, un drammaturgo ed una regista, raccoglierà documenti, suggestioni e interviste attorno al tema scelto.
La documentazione potrà avvenire tramite l’ausilio di mezzi di varia natura: materiale testuale, registrazioni audio, contributi foto e video, interviste, esperienze personali.
Durante il primo momento laboratoriale, il materiale raccolto verrà discusso ed esplorato tramite i linguaggi propri dell’arte scenica. Il drammaturgo vestirà anche i panni del dramaturg e gli interpreti saranno protagonisti nello sviluppo e nell’elaborazione scenica delle tematiche, affrontando da subito il complesso compito di ideazione di un testo teatrale-performativo, grazie all’ausilio delle loro competenze attorali. La regia, in queste prime fasi, supervisionerà e accompagnerà il gruppo, nel delicato processo di ricerca e rielaborazione, tramite esercitazioni e momenti di confronto.
Al termine di questa prima fase ed una volta elaborato un canovaccio, pensato e creato per poter lasciare ulteriore margine di autoralità e improvvisazione alle attrici e agli attori, la compagnia darà spazio all’allestimento e alla messa in scena del progetto, cercando ed individuando le forme e i modi più opportuni per far risaltare sia il tema dell’indagine sia i risultati dei singoli e dei collettivi percorsi di ricerca. Tema e processo creativo interagiranno e saranno dunque fortemente comunicanti; il come ispirerà il cosa, e viceversa.
Locandina
da un’idea di Giorgio Franchi
regia Clio Scira Saccà
con Eleonora Brioschi, Domenico Fiorillo, Maria Bacci Pasello
residenza Spazio Nobelperlapace