L’Iliade, il più antico poema dell’occidente, narra la distruzione della città di Troia per mano dei Greci. Narra soprattutto la guerra e l’uso della forza, ma anche le relazioni umane, le forme dell’amore e della pietà, nascoste come perle in un continuo racconto di morte e distruzione.
Nell’Iliade il nemico è grande quanto l’alleato e il riconoscimento del coraggio e dell’onorabilità di entrambi non impedisce l’odio per l’altro, né la sua distruzione.
Il poema è anche incredibilmente attuale. L’Iliade si chiude con la ricerca, da parte di Priamo, del cadavere di suo figlio, che Achille portò via con sé per oltraggiarlo.
Nel nostro continente, le cui le ferite aperte da trent’anni non potranno rimarginare fin quando non si conoscerà il destino dei desaparecidos e dei sequestrati, l’Iliade, poema che narra una battaglia di tremila anni fa, continua ad essere vigente.
Dedichiamo L’Iliade a due persone che hanno vissuto sulla propria pelle, nel ventesimo secolo, il dramma che narriamo: Marcelo Quiroga Santa Cruz, di cui si sta cercando ancora il corpo, un corpo reclamato e, in modo silenzioso, oltraggiato; e Rodolfo Walsh, scrittore e giornalista argentino assassinato durante la dittatura di Videla.
César Brie
Locandina
testo e regia César Brie
attori Lucas Achirico, Soledad Ardaya, Gonzalo Callejas, Freddy Chipana, María Teresa Dal Pero, Alice Guimaraes, Jorge Jamarlli, Cristian Mercado
arrangiamenti musicali Lucas Achirico
costumi María Teresa Dal Pero, Soledad Ardaya, Alice Guimaraes, Giancarlo Gentilucci
struttura scenica Giancarlo Gentilucci
armature, pupazzi, maschere Gonzalo Callejas
macrame Danuta Zarzyka
tecnico delle luci Gianpaolo Nalli
organizzazione Federica Rigliani, Gianpaolo Nalli, Tiziana Irti
video Reinhard Manz, Viola Scheuerer
produzione Armunia – Festival della Riviera – Castiglioncello (Livorno), E.R.T. Emilia Romagna Teatro – Modena, Festival Theatre Franco – Iberique et Latino americain de Bayonne/Biarritz – Francia
foto Paolo Porto