Vivere la nostra quotidianità con dei testimoni che non ci piacciono ma che accettiamo per pigrizia, ignavia, interesse fino al punto in cui questo rapporto finisce per appartenerci, lo teniamo in vita, diventa la nostra
vita.
Vediamo cose orribili, a volte le viviamo, persino le partecipiamo ma le ignoriamo.
Non c’è posto nella nostra vita per partecipare a quella degli altri, non abbiamo né il tempo né la voglia di comprendere, dobbiamo salvaguardare la nostra di esistenza, il ruolo che ci siamo imposto, il nostro destino.
Lo spazio in cui si incontrano le storie dei nostri personaggi è un’osteria, un caffè, un luogo come tanti, marginale, abbandonato, dove la gente si cerca, si incontra, tenta di dare una ragione ai propri errori, ai dolori ed esplora parte del passato alla ricerca delle ragioni della partecipazione a fatti ignobili.
Riflessioni, confessioni dette e proposte come merce di scambio in un caffè: luogo doloroso dove esplorare la propria identità smarrita, tormentata dall’incapacità di essere stati testimoni attenti e partecipi degli eventi.
Storie e personaggi collocati in un passato remoto a noi infinitamente prossimo e attuale per i temi trattati.
Piccole storie di persone che, nella casualità degli incontri quotidiani in luoghi che frequentano, narrano vicende orribili con un linguaggio sereno, naturale.
Queste vicende ci appartengono, perché le abbiamo già ascoltate, vissute, subite: siamo stati testimoni, spesso passivi; abbiamo preferito ignorare, far finta di nulla, parlare d’altro, essere reticenti, tacere, partecipare al silenzio generale.
E in questo luogo senza tempo convivono e si accavallano le storie e i personaggi del nostro racconto, facendo incontrare le loro solitudini nella discarica dell’oggi che contiene tutto in modo indiscriminato, senza più nessuna possibilità critica.
Giancarlo Gentilucci
Locandina
di Cesar Brie
regia Giancarlo Gentilucci
con Marcello Salvatore, Rossella Teramano, Giulio Votta, Tiziana Irti, Umberto Caraccia, Danielle Guepe,
disegno luci Daniela Vespa
suono Andrea Giancola
gioielli Filomena Di Camillo
assistente alla regia Viviana Vieli
assistente alle scene Silvia Cacciatore
assistente ai costumi Michela D’Andrea
musiche Franz Lehar, Erik Marchelie, musiche popolari
foto di scena Paolo Porto
distribuzione Arti e Spettacolo, L’Aquila
ringraziamenti:
per il ballo: Stefano Castri, per la grafica: Antonello Santarelli
gli studenti Erasmus: Ophélie Bodin e Julie Resid