Circolo Bergman porta avanti da tempo una ricerca sul nostro rapporto con l’immagine, la fotografia e la memoria, che si è concretizzata una prima volta nello spettacolo Bilderatlas. Il progetto La mia figura capovolta nello specchio sviluppa ulteriormente questo tema, confrontandosi con l’opera di Francesca Woodman. La giovanissima fotografa, scomparsa prematuramente, ci ha lasciato una serie di immagini e appunti che mettono profondamente in questione la relazione con la propria immagine nello spazio e nel tempo. A partire da questi materiali, Circolo Bergman si concentra sulla costruzione di un dispositivo scenico che metta in relazione testo, movimento e videoproiezione, interrogando il corpo dei performer all’interno di uno spazio ibrido che mescola e ricompone diversi linguaggi.