Di generazione in generazione
Residenza digitale per la definizione di un progetto intergenerazionale di ascolto, confronto e archiviazione delle narrazioni di anziani che si rivolgono agli adolescenti affinché il teatro della memoria -insita negli oggetti e nei cuori di chi ne conserva il ricordo- torni ad essere cura e chiave di lettura del tempo presente.
In una moderna visione di trasmissione dei dati si tenta di tornare al teatro delle origini, restituendo la forza dell’ oralità. In questi mesi di forte isolamento abbiamo vagliato quanto prezioso possa considerarsi il contributo esperienziale dei molti anziani esclusi dal dibattito e che, proprio nel confronto con le nuove generazioni, potrebbe trovare la forza di sconfinare.
L’obiettivo è volto alla messa in connessione dei reciproci oggetti della memoria: gli anziani regalano l’arte evocativa dell’oggetto e gli adolescenti la traducono in fatto/azione d’arte. Ciò consente di attivare un processo di comunicazione profonda che torna alla sua accezione più antica ed originaria (cum-munis), nella logica della condivisione di doni reciproci.