Arcicoso è uno dei testi più rappresentati di Robert Pinget (1919-1997), nato a Ginevra e vissuto a Parigi, dove è stato pittore, giornalista, romanziere. Nella sua opera l’immaginario e il quotidiano, la fantasia e la banalità si mescolano in un universo che esiste solo nelle parole: “al di fuori di ciò che è scritto, vi è la morte”.
Arcicoso è un allucinato bisticcio tra un Re malato e il suo Primo Ministro, che tentano ostinatamente di mettere in scena una esistenza ‘normale’, in un illusorio gioco di ruoli che risulta vano e tragicamente grottesco. Ogni tentativo di eludere la realtà è destinato al fallimento, e tuttavia i due attori non possono più fare a meno di fingere: continueranno a farlo fino alla fine, trascinando nella finzione anche l’arrivo della morte. E’ un testo che tratta di due esistenze che tentano di costruire un quotidiano ordinario per non affrontare il loro ambiguo passato.
Le evidenti affinità con il teatro dell’assurdo, da Godot a Finale di Partita, sono apertamente dichiarate dall’autore, che di Samuel Beckett era amico ed allievo. Pinget è infatti autore di commedie nel filone del teatro dell’assurdo (Arcicoso, 1960; Qui o altrove, 1961; L’ipotesi, 1962) oltre che di romanzi bizzarri e giocosi (La volpe e la bussola, 1953; Il figliolo, 1958; La libertà, 1968). Oltre a numerose messe in scena, Arcicoso ha conosciuto anche una versione cinematografica, per la regia di Gerard Mordillat (1995).
Locandina
di Robert Pinget
interpreti Claudio Marchione, Marcello Salvatore
regia, scene e costumi Giancarlo Gentilucci
luci Daniela Vespa
consulente letterario Roberto Tinti
assistenti e realizzatori scene Anna Ferretti Evangelista, Andrea Colamartino, Daniela Vespa, Silvia Cacciatore, Karine Fontaine, Blanc-Garin Hoélìe
assistenti e realizzatori costumi Agnese Cattani, Anna Ferretti Evangelista, Chiara Fidanza, Michela D’Andrea, Veronica Lizà Kovà, Zuzana Kra ‘L’Ova’
coordinati da Antonella Laurenzi
assistenti e realizzatori attrezzeria Anna Ferretti Evangelista, Stefania Scorretti