E’ un’indagine su una sorta di naufragio, inteso come risultato di una catastrofe sì naturale, ma anche sociale ed economica.
“Le città sono fatte dagli uomini, gli uomini sono mortali, di conseguenza anche le città sono mortali”.
La messa in scena indaga sulla condizione di sospensione che gli abitanti e i luoghi subiscono a seguito di un evento straordinario e catastrofico. E’ un viaggio attraverso la perdita della propria identità e la ricerca della stessa, anche sotto una nuova forma. Lo spettacolo ragiona sui temi legati alla distruzione e possibile ricostruzione di una città, distaccandosi da esempi reali e portando l’argomento trattato su un piano universale.
E’ il racconto di uno smarrimento di due personaggi che si aggirano alla ricerca di una meta – forse la loro città – e quando la trovano, capiscono che non è più la città dei loro ricordi, ma un nuovo oggetto che va esplorato, compreso e reinventato in modo diverso.
Locandina
Regia: Giancarlo Gentilucci
Testo: Roberto Melchiorre
Musiche: Sandro Paciocco
Coreografie: Romina Masi
Interpreti: Giacomo Vallozza, Giulio Votta, Tiziana Irti
Coro: Gilda Bernabei, Luisa Chelli, Matteo Di Genova, Marzia Ippoliti, Wilma Moscardi
Luci e video: Daniela Vespa
Foto: Paolo Porto
Video mapping: Giulia Bernabei, Michael Ianni
Residenza: Spazio Nobelperlapace, San Demetrio
Produzione: Arti e Spettacolo