Il 3 febbraio secondo appuntamento di Strade, con “Mia madre è un fiume”
Dopo il successo dell’esordio di Strade – sold out per “Vecchio Principe” di César Brie al Nobelperlapace – il 3 febbraio secondo atto della rassegna di teatro proposta da Arti e Spettacolo e giunta alla dodicesima edizione.
Nello spazio teatrale e culturale di San Demetrio ne’ Vestini (L’Aquila) arriverà Mia madre è un fiume, spettacolo prodotto da Teatro del Paradosso / Associazione culturale Lauretana, di Donatella Di Pietrantonio (autrice de L’Arminuta, un romanzo che fu presentato da Arti e Spettacolo già prima della vittoria del premio Campiello 2017), drammaturgia e regia di Giacomo Vallozza, con Irene Cocchini.
“Le posso solo affabulare la vita”. È la terapia somministrata dalla figlia alla madre che sta perdendo progressivamente la memoria. Nel dispiegarsi del racconto, ci si inoltra in un mondo arcaico, in un quotidiano scandito dal faticare e dalle stagioni, vissuto in una casa prima dei monti, un piccolo sasso rotolato per sbaglio dall’Appennino abruzzese: “Sembra un tempo lontanissimo eppure è solo qualche decennio fa. Narrare la vita alla madre vuol dire inevitabilmente delineare la propria. E i nodi irrisolti di una relazione vengono al pettine”, si legge nelle note di regia.
Per il secondo appuntamento di Strade 2019 Arti e Spettacolo ha voluto scegliere la storia di una delle scrittrici più apprezzate in Italia – Donatella Di Pietrantonio – diretta da un regista apprezzato come Giacomo Vallozza.
La data da fissare sul calendario è domenica 3 febbraio (ore 18) al Nobelperlapace di San Demetrio, con prevendita a partire da sabato 26 gennaio presso la libreria Polarville, in via Castello all’Aquila (ingresso 10 €). Dopo lo spettacolo, come sempre, aperitivo offerto da Arti e Spettacolo, per un momento di socialità dove sarà possibile incontrare gli artisti.
Per info 348-6003614 | info@artiespettacolo.org.
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TEATRO DEL PARADOSSO/ASS. CULT. LAURETANA
MIA MADRE E’ UN FIUME
di Donatella Di Pietrantonio (premio Campiello 2017 con L’Arminuta)
con Irene Cocchini
musiche di Max Richter, Mauro Patricelli, Ólafur Arnalds
elaborati video Nicola Ioppolo
assistente alla regia Emiliano Scenna
drammaturgia e regia Giacomo Vallozza
elementi scenici Fausto Roncone
elementi meccanici Pierpaolo Di Giulio
immagini Anna Maria Faieta
foto di scena Tommaso Di Giorgio, Serena Cocchini
riprese video Francesco Calandra